ANTONINO VOTTO
(Piacenza, 30 ottobre 1896 – Milano, 9 settembre 1985)

Inizia a calcare le scene come virtuoso pianista a Trieste nel 1919, per poi affermarsi nella direzione d’orchestra. È per lungo tempo assistente di Arturo Toscanini al Teatro alla Scala, dove per sette volte ha aperto la stagione lirica.

Dal 1928 si impone come uno dei più puntuali interpreti del melodramma italiano.

Dal 1941 inoltre acquisisce la cattedra di direzione orchestrale al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove nell’arco di un trentennio di insegnamento è il Maestro di altri importanti interpreti della musica contemporanea, tra i quali Riccardo Muti.

In occasione della morte, Riccardo Muti lo ricorda così:

“Con rara competenza e senza spavalderia aveva dischiuso i segreti del dirigere a centinaia di giovani, credendo fermamente nei valori di una scuola italiana che affonda le sue radici, attraverso Toscanini, in un atteggiamento di assoluta moralità di fronte alla musica. Sono orgoglioso di essere stato suo allievo e, come musicista, gli sono grandemente debitore”.